In Piazza Santo Stefano nel Giorno della Festa della Repubblica per difendere la Costituzione, per non arrendersi, con le parole degli organizzatori, alla "condizione crepuscolare della democrazia". Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano pone un limite temporale al percorso delle riforme: «Diciotto mesi sono un tempo appropriato per le riforme. Il processo è complesso, si tratta di tenere il ritmo».
Una dichiarazione che ricalca quanto già detto dal premier Enrico Letta, che aveva parlato della fine del 2014 per realizzare le riforme istituzionali in vista del semestre di guida italiana della comunità europea. Il capo dello Stato è tornato sul tema delle necessarie modifiche istituzionali al termine di una intensa giornata dedicata alla commemorazione della festa della Repubblica. Bologna torna ad essere il palco di una riflessione politica alternativa, mentre cerca di prendere corpo un’area di sinistra scontenta o apertamente contraria alle larghe intese. All’iniziativa "Non è Cosa Vostra", dell’associazione Libertà e giustizia, ci sarà Stefano Rodotà, che parlerà anche dell’esito del referendum sui fondi alle scuole paritarie promosso dal Comitato Articolo 33, ma ci saranno anche alcuni “grillini”, nonostante le critiche di Grillo. "Voglio affrontare il tema dei rischi connessi alla riforma costituzionale spiega Rodotà in particolare quello di rafforzare le derive oligarchiche invece di affrontare i veri problemi della democrazia oggi".


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