Tante misure concrete, per rilanciare l'economia. Un provvedimento completo, segno di coesione in consiglio del ministri, "perché gli italiani che vogliono fare possano rilanciare l'economia del nostro Paese". E' il premier Enrico Letta a chiarire il senso ed i punti chiave del "decreto fare", approvato dal Cdm in serata dopo una riunione fiume, durata diverse ore. Via libera dal consiglio dei ministri al decreto Fare. Tra i provvedimenti spicca la revisione dei poteri di Equitalia, che prevede a favore dei contribuenti in difficoltà economica o con momentanea carenza di liquidità, l’aumento della possibilità della rateizzazione dei debiti tributari dalle attuali 72 rate a 120, nonché l’aumento fino ad otto (dalle attuali 2) del numero di rate, anche non consecutive, a decorrere delle quali decade il beneficio della rateizzazione. I provvedimenti spaziano dal fisco, alle infrastrutture, all'edilizia, all'energia, la scuola e l'università e le semplificazionioni burocratiche: in tutto un'ottantina di articoli. Torna la mediazione civile obbligatoria che consentirà il taglio di un milione di processi in cinque anni. Sul tavolo ci sono anche bollette meno care, credito agevolato e semplificazioni per le aziende. E ancora l’impignorabilitá della prima casa per debiti tributari inferiori a 120 mila euro, con esclusione delle sole case di lusso.
Ad annunciare questa misura era già stato il presidente dei deputati Pdl, Renato Brunetta, che aveva espresso «grande soddisfazione per quanto si apprende dalle prime indiscrezioni». Analoga soddisfazione era stata espressa da Daniele Capezzone, presidente della Commissione Finanze della Camera, che aveva parlato di «successo storico per i contribuenti, e per un fisco davvero amico dei cittadini». A termine del Consiglio dei Ministri è stato il premier Letta ad avviare la conferenza stampa per illustrare i provvedimenti adottati dal governo. Confermando chiaramente anche le indiscrezioni sui provvedimenti relativi ai poteri di Equitalia. «Abbiamo approvato tante misure che servono a rilanciare l'economia del nostro Paese, perché gli italiani che vogliono fare possano rilanciare l'economia. È un provvedimento completo» ha detto Enrico Letta. Nel decreto c'è poi -ha aggiunto il premier- un capitolo «molto significativo sulla giustizia civile» attraverso «varie modalità, quali la mediazione e i giudici ausiliari», che permetterà di «ridurre le pendenze di un milione e 150 mila crediamo». Il ddl semplificazioni, non affrontato oggi per motivi di tempo, verrà discusso in Consiglio dei ministri mercoledì prossimo, mentre il pacchetto lavoro sarà all'esame del Cdm di venerdì prossimo, annuncia il premier. Il decreto approvato oggi "darà uno sblocco significativo a molti posti di lavoro", promette Letta, e dà risposte alle raccomandazioni fatte dall'Unione europea. Poi la parola passa ai singoli ministri, per i provvedimenti nello specifico.

Nessun commento:
Posta un commento