Un governo di servizio al Paese. Definirei così l'idea con cui mi ripresenterò alle Camere se scioglierò la riserva». Con queste parole Enrico Letta ha comunicato di aver accettato con riserva l'incarico di formare il nuovo governo da Napolitano.
"Ma mi metto con grande determinazione al lavoro perché penso che il paese abbia bisogno di risposte. Gli italiani non ne possono più di giochi e giochetti della politica, vogliono risposte, io mi metto davanti a loro con grande umiltà e senso dei miei limiti con una responsabilità che mi onora", ha aggiunto il vicesegretario dimissionario del Pd.
Si tratta di un peso così grande che «se posso permettermi, la sento più forte e pesante della mia capacità di reggerla». Ma andare avanti si deve, perché il Paese «ha bisogno di risposte», spiega, soprattutto «quella parte del Paese che non ce la fa più». Il pensiero va in particolare ai giovani e a tutti coloro che da tempo si trovano alle prese con «un'emergenza» ormai diventata «insopportabile». Ma «l'obiettivo è anche quello di moralizzare la vita pubblica del Paese che ha bisogno di una nuova fase».

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